L’agenesia dentale, cioè la mancanza congenita di un dente, è una condizione purtroppo non infrequente. Scopriamo insieme quali sono le sue caratteristiche e quali i rimedi

 

L’assenza di un dente non sempre è una condizione “patologica” dovuta alla perdita o alla mancata eruzione: esistono casi in cui il dente manca congenitamente, ovvero semplicemente non esiste. Questa condizione si chiama agenesia dentale: vediamo insieme di cosa si tratta e come è possibile rimediare. 

Perché ho un dente mancante? Ecco cos’è l’agenesia dentale


L’agenesia dentale, ovvero la mancanza di uno o più denti dalla nascita, è una condizione che affligge molte più persone di quanto si possa pensare. Le cause sono dovute principalmente a caratteristiche genetiche e derivano da un problema al follicolo dentale che non si sviluppa correttamente o semplicemente non c’è.

I dati derivanti dalla ricerca scientifica indicano che la prevalenza delle agenesie è maggiore nella dentizione permanente che in quella decidua. Sembrano inoltre esserci differenze nella prevalenza nei due sessi e il sesso femminile risulta quello più colpito. I terzi molari (denti del giudizio), gli incisivi laterali superiori e i secondi premolari inferiori sono i denti maggiormente colpiti.

L’agenesia dentale può colpire sia i denti da latte che i denti definitivi: nel primo caso, più raro, il problema potrebbe risolversi spontaneamente con la perdita dei denti da latte e l’eruzione dei denti permanenti: è comunque bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia, infatti potrebbe non esserci abbastanza spazio per il dente definitivo che rimpiazza il dente mancante da latte.

Nel secondo invece, cioè quando sono i denti definitivi a mancare, è necessario intervenire per due ragioni:

  • Un problema di natura estetica, perché l’assenza del dente, soprattutto se visibile, come nel caso degli incisivi laterali, è fonte di non poco disagio nelle relazioni sociali del ragazzo o della ragazza;
  • Un problema di carattere funzionale, perché l’assenza di uno o più denti può comportare problemi di masticazione e, a lungo andare, articolari e/o muscolari.

Come curare l’agenesia dentale? Tutti i rimedi


Come abbiamo visto, l’agenesia dentale è un problema da non sottovalutare: la prima cosa da fare davanti a un dente mancante, quando si sospetta di essere affetti da questa patologia, è individuare un dentista esperto in estetica dentale che possa risolvere il problema in modo efficace e definitivo.

Il primo passo sarà sicuramente quello di effettuare una radiografia completa della bocca per accertare l’effettiva mancanza di uno o più denti. L’assenza del dente in arcata, infatti, non implica per certo che il dente manchi: può accadere che il dente ci sia ma per vari motivi (solitamente per la mancanza di spazio o mal posizione) non sia spuntato. In questo caso parliamo di dente ritenuto o incluso; capita soprattutto agli ottavi (i denti del giudizio) o ai canini superiori.

In seguito al risultato della radiografia, il dentista sarà in grado di individuare il trattamento più adatto a seconda della gravità della patologia, dell’età e della conformazione della bocca del paziente.
Gli interventi che permettono di risolvere il problema della mancanza congenita di uno o più denti sono tre, e rientrano tutti nel campo dell’estetica dentale:

  • L’inserimento di una protesi tradizionale, fissa o mobile;
  • Una terapia ortodontica volta a riempire lo spazio vuoto tramite un riallineamento dei denti esistenti;
  • Un intervento di implantologia dentale.

La protesi tradizionale è una scelta meno dispendiosa e più semplice: in questo caso il dente mancante viene sostituito con un dente artificiale, installato tramite un ponte dentale o, più frequentemente, tramite una protesi mobile.

In altri casi una terapia ortodontica potrebbe essere la scelta giusta: grazie all’apparecchio (sarà il dentista a decidere quale tipo di ortodonzia effettuare) infatti, i denti esistenti verranno ricollocati in modo tale da colmare lo spazio vuoto lasciato dai denti mancanti, senza ripercussioni di sorta sull’estetica del sorriso.
Questo tipo di soluzione è la più indicata anche in caso di sovraffollamento dentale (denti accavallati) o quando i denti hanno iniziato ad inclinarsi verso lo spazio vuoto, causando una situazione di disallineamento nell’arcata dentale.

L’implantologia dentale è l’ultima opzione terapeutica: si tratta del trattamento più adatto quando l’agenesia interessa più denti e/o quando lo spazio è tale da non poter essere chiuso spostando con la terapia ortodontica i denti presenti (per semplificare bocca grande e denti piccoli). Infine precisiamo che gli impianti dentali possono essere inseriti solo negli adulti o nei ragazzi o ragazze a fine crescita pertanto dopo i 18-20 anni.

L’intervento consiste nell’installazione, all’interno dell’osso mandibolare o mascellare, di una vite in titanio sulla quale viene installata una corona artificiale, in tutto e per tutto identica a un dente vero: l’implantologia dentale permette così di colmare il vuoto lasciato dai denti mancanti, restituendo al paziente un bel sorriso, risolvendo i problemi legati alla malocclusione e riportando l’armonia nell’arcata dentale.

Leggi anche: “Come sostituire i denti mancanti, tutte le soluzioni” oppure contattaci per una visita di valutazione!

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