Portare i bambini dal dentista fin dalla più tenera età è un’abitudine di importanza fondamentale: lo specialista può dare consigli preziosi per il corretto sviluppo della dentatura e, in alcuni casi, intervenire precocemente con la cosiddetta ortodonzia intercettiva. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme!
Di seguito trovi le risposte a tutti i dubbi più comuni riguardo a questa tipologia di intervento.
Cos’è l’ortodonzia intercettiva
L’ortodonzia intercettiva è un insieme di interventi preventivi o correttivi di malocclusioni e disarmonie orali nei bambini; vengono attuati per evitare un possibile aggravamento legato alla crescita.
Si tratta di “intercettare” tempestivamente eventuali problematiche che nella maggior parte dei casi sono di natura scheletrica e che interessano non solo la dentatura, ma anche la deglutizione, la funzione respiratoria, la fonetica e la postura. Queste condizioni possono avere cause naturali o comportamentali (uso prolungato del ciuccio).
La terapia intercettiva mira a curarle tempestivamente prima che si manifestino problematiche più gravi.
Ortodonzia intercettiva: quali problemi può curare?
L’ortodonzia intercettiva viene impiegata la maggior parte delle volte per risolvere i seguenti casi:
- Scorretta occlusione tra l’arcata dentale superiore e quella inferiore, che include: morso inverso o crociato, morso aperto e terza classe. Le cause possono essere genetiche o comportamentali, ad esempio l’uso del ciuccio, l’abitudine a succhiare il dito o l’interposizione del labbro inferiore.
- Errato allineamento dei denti, come l’affollamento dentale, in cui i denti si sovrappongono per mancanza di spazio.
- Perdita precoce di denti da latte o eruzione tardiva di quelli permanenti.
- Dimensione dei denti non proporzionata alle strutture adiacenti.
Solitamente, queste complicazioni vengono trattate tramite apparecchi ortodontici, sia fissi (come gli espansori palatali) che rimovibili.
Ortodonzia intercettiva: a quanti anni cominciare?
Affinché l’ortodonzia intercettiva sia efficace, è importante che il bambino sia preso in carico con tempistiche precise, preferibilmente prima della fine dello sviluppo (entro i 12 anni). Raccomandiamo di effettuare una prima visita tra i 4 e i 5 anni, quando il bambino ha ancora solo i denti decidui (da latte), per una valutazione precoce di eventuali problematiche. La terapia vera e propria, se necessaria, viene solitamente intrapresa tra i 6 e gli 8 anni, quando le ossa del palato sono ancora in formazione e la dentizione è mista, ovvero comprende sia denti da latte che permanenti.
L’ortodonzia intercettiva è dolorosa? Quanto dura?
No, la terapia intercettiva non è un trattamento invasivo o doloroso per il bambino. Tuttavia, richiede la sua attiva collaborazione e l’impegno della famiglia nel rispettare lo schema di cure proposto dall’odontoiatra.
La durata del trattamento è generalmente breve, in media un anno, ma i risultati avranno un effetto a lungo termine.
Quando si pensa alla salute orale dei bambini, ci si concentra principalmente sulle corrette abitudini di igiene dentale per prevenire la carie. Tuttavia, come abbiamo visto, già dai primi anni di età è possibile fare molto anche per prevenire o correggere precocemente difficoltà che, nel tempo, possono causare disturbi anche gravi. Affidare il tuo bambino alle giuste cure è importante: i nostri professionisti ti spiegheranno come attuare un’ortodonzia intercettiva adeguata è sempre la scelta migliore!
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